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Condividiamo l’editoriale di Loredana Cirillo per d di La Repubblica.

“Mi chiedo solo se mi pensa, se ho ancora uno spazio nella sua mente. Ogni giorno sbircio se nella sua playlist ci sono brani che ricordano noi.”
Sentirsi pensati, rispecchiati dalla mente dell’altro che ha riservato un posto d’onore nei suoi pensieri, oggi per molti adolescenti sembra contare più dell’unione dei corpi. Marta e Gabriele sono certi di essersi trovati, ma non se la sentono di sancire al mondo e a sé stessi di essere una coppia, né solo amici. L’amicizia e l’amore non sono nient’altro che etichette, rischierebbero di sminuire la natura del loro legame profondo, inclassificabile e indefinibile. L’uno per l’altra sono l’essenziale che dà valore alle giornate, anche a quelle più tristi, piene di ostacoli, fallimenti e delusioni. Anche quando niente sembra girare come dovrebbe né a casa, né a scuola, sapere che l’altro esiste e sarà sempre lì, anche solo con la mente ma pronto a lenire e accogliere le ferite, rappresenta una risorsa fondamentale per non sentirsi soli e persi di fronte alla fatica di crescere. Quando viene meno l’intesa, svanisce il sogno, si interrompe il legame, ma ciò che più conta è non perdere il posto d’onore, per questo molti ragazzi sembrano non riuscire a chiudere una storia mai aperta davvero. Sapere di essere nei pensieri dell’altro, anche se le vite procedono separate, fa sentire di avere ancora valore, anche a discapito di chi subisce la scelta di interrompere la relazione. “Basta”, “chiudiamo”, “è finita” diventano parole impronunciabili. Ci si dice che è per non far soffrire l’altro ma spesso la verità è che, se si perde lo spazio nella sua mente, si perde una parte preziosa di sè. Essenziali e insostituibili, anche se le vite vanno altrove, piuttosto che niente, soli, a fare i conti con il proprio vuoto interno.