MAGGIO 2018, I, 5, 46-59
Con Platone, oltre Platone. Metapsicologia e questioni etiche nel pensiero di Franco Fornari
Più di trenta anni fa, nell’anno accademico 1979/80 Franco Fornari tenne un corso all’Università Statale di Milano dal titolo Lezioni introduttive alla Repubblica di Platone. Durante quell’insegnamento, si andavano organizzando e venivano esplicitate alcune teorizzazioni che sarebbero poi risultate centrali nello sviluppo dell’ultima parte del pensiero di Fornari a partire dal saggio psicopolitico sull’Europa (1981) e che ne avrebbero improntato le scelte sul piano della teoria e della tecnica psicoanalitica e, ancor di più, su quello del discorso psicoanalitico nella sua dimensione di ragione pratica.
Affrontare Platone significava accettare una sfida molto ambiziosa e forse impossibile, nella quale, per la prima volta, Fornari decideva di applicare il suo metodo di indagine psicoanalitico (la teoria coinemica) ad un testo filosofico, misurandosi con La Repubblica o Sulla Giustizia, un libro che, a partire da una teoria della conoscenza (la teoria delle idee), contribuisce a fondare la metafisica occidentale, pone la basi del pensiero politico, stabilisce una gerarchia dei saperi, opera una riflessione sull’estetica e sulla pedagogia, definisce una tripartizione dell’apparato psichico di cui chi lavora in psicoanalisi non può ignorare le conseguenze e le implicazioni.
In questo lavoro cercheremo di ripercorrere e di esplicitare gli elementi innovativi principali che sono emersi da questo straordinario incontro culturale e che coinvolgono la questione della fondazione del pensiero psicoanalitico sulla base dei processi di simbolizzazione, e la questione politica della esecuzione come elemento culturale che si inserisce in un complesso gioco pattern naturali.
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